"davanti allo specchio - lo specchio mi rende quasi sempre un'immagine che non riconosco forse il difetto sta nello specchio...o nella mia testa, non so... solo nelle fotografie vedo quello che vedono anche gli altri spettro di un passato che non posso cancellare anche in questo caso ad aiutarmi è stato lo yoga rendendo più forte il mio corpo e più flessibile la mia mente e sebbene io sappia che quel pensiero oscuro è sempre in agguato, adesso so di avere la forza per affrontarlo"
Questo scrivevo 11 anni fa sul mio blog.
Oggi la tavola preferisco lasciarla senza parole, ognuno potrà metterci le proprie, poiché la mia è la storia di molte/i. Questo è un argomento che non tratto volentieri, mi scuote ancora nel profondo ma a volte è necessario, oggi 15 marzo è la giornata del fiocco lilla, dedicata ai disturbi alimentari. il mio Merudan è nato prima del fiocco lilla ed è interessante come ogni cosa poi trovi un suo coincidere.
Io ho iniziato a soffrire di disturbi alimentari trent'anni fa...avevo quasi sedici anni. Dopo un'influenza importante che mi aveva fatta digiunare per una settimana, mi ritrovai più magra e leggera e iniziai a ridurre il cibo fino a smettere quasi del tutto di mangiare. Quella fu la scusa perfetta per iniziare. Andai avanti così per sei mesi circa, poi un giorno in cui anche volendo non riuscii a mandare giù niente, nemmeno quell'unico yogurt che doveva essere il mio "pasto" di tutta la giornata, capii cosa stava accadendo e mi spaventai. Fui fortunata. Conoscevo l'anoressia, all'epoca se ne parlava molto nei film e nelle serie televisive che amavo. Fui fortunata. Mi fermai a 49kg e una taglia 38. Smisi di digiunare ma impiegai i successivi vent'anni a superare davvero il disturbo e a fare pace con me stessa. I primi anni furono difficili e pieni di eccessi, di abbuffate alternate a digiuni, di attività fisica fatta ad ogni ora, anche di notte. I disturbi alimentari visti da fuori sembrano iniziare come un capriccio estetico, qualcosa che accade da un momento all'altro, ma non è così, è qualcosa che matura dentro lentamente, che striscia e si insinua nell'animo reso fragile dal senso di solitudine e di incomprensione che si vive e fa sentire non accettati, non visti, non amati. Così si smette di mangiare per cercare di controllare la situazione e anche un po' di sparire. E' un male subdolo che ti fa sentire potente e leggero e più vivo di quanto tu sia mai stato prima e quando poi tutto crolla perchè ti ammali o perchè il corpo si difende e chiama cibo e tu non puoi più mantenere quella situazione di controllo perfetto che avevi creato, allora il mondo diventa un posto ostile e tu un fallimento e fai di tutto per tornare lì, a quella prima sensazione che hai provato, a quel momento in cui chi guardava da fuori vedeva uno scheletro e tu invece ti trovavi finalmente bella. La mente crea degli inganni e vedi nello specchio un'immagine deformata, tu non ti vedi come sei e contemporaneamente credi che il mondo intero ti stia mentendo.
Praticare Yoga mi ha aiutata, col tempo, ha reso il copro più forte e armonioso, ha reso la mia mente più forte e ho imparato a mangiare e si, ho ripreso peso e so che il serpente è lì sopito e ogni tanto scuote la coda o solleva la testa, io lo so, così evito i digiuni, evito le pratiche estreme che pure appartengono allo yoga, per cercare invece di fare solo quello che mi fa davvero bene. Ho imparato a conoscere il cibo e il suo effetto sul corpo e sulla mente e non faccio più il conto delle calorie, ho imparato ad ascoltarmi davvero e ho iniziato ad amarmi. Perchè alla fine è solo quello che serve ma è un lavoro costante e se me lo domandate io vi dico che se un ex-alcolista deve ricordarsi di essere stato un alcolista, un ex anoressica/o deve ricordarsi di esserlo stata e ogni tanto, anche se fa male, parlarne un po'.
Non deve essere un tabù. Non è una colpa essere fragili o sensibili.
Siamo tutti guerrieri e ognuno ha le sue cicatrici.